449 Sicura di sè stessa e delle proprie forze rimase quindi indifferente anche all’ approdo di navi spagnuole alle isole Canarie (1492) allora di nuovo scoperte (1), e ai primi viaggi dei Portoghesi lungo le coste d’ Africa. Già fui dal 1415 il. contestabile Nuno Alvarez Pereira dopo avere col suo valore grandemente contribuito a consolidare sul trono portoghese il re Giovanni I, avea intrapreso insieme col re e coi suoi figli una spedizione alle coste d’Africa, ove s’impadronì di Ceuta, e da quel momento uno di quei principi reali, l’infante D. Enrico, si diede tutto agli studii marinareschi, e ritiratosi in un’isola, detta poi Villa do Infante ad un miglio dal Capo s. Vincenzo, vi chiamò intorno a sè tutt’ i più esperti nelle cose di nautica e nelle scienze astronomiche e matematiche, e i viaggi che per opera sua furono eseguiti, condussero alla scoperta di Madera nel 1420. Ma poco tempo passava che codosti viaggi lungo le coste dell’ Africa acquistar doveano un’ assai maggior estensione per opera d’ un Veneziano e aprir finalmente la via al giro del Capo, non prevedendo allora probabilmente qual danno codesta scoperta recar dovesse alla sua patria. Luigi da Mosto, nato da nobile famiglia in Venezia nel 1482, era partito di soli ventidue anni da quella città sulle galee che faceano il solito viaggio di Fiandra, accompagnandosi al capitano ch’era il cav. Marco Zen. Rattenuto dal vento contrario al Capo s. Vincenzo, il da Mosto all’udire de’ disegni dell’infante D. Enrico, siccome di animo intraprendente che egli era e bramoso di nuove cose, si lasciò presto entusia-stare da quelle spedizioni che i Portoghesi continuavano a fare per le scoperte nell’ Africa e il 22 marzo 1455 si partì anch’ egli sopra una galea fornitagli dall’ infante per raccomandazione del console veneziano Conti. Toccata Made- (1) Erano state scoperte nel secolo XIV. VOL. IV. 57