499 stantinopoli, e l’invenzione della stampa diedero maggiore impulso alla coltivazione degli studii. Abbiam già ricordato 1’ esistenza di scuole a Venezia fino dal secolo XIV (1), le quali ottennero poi maggiore sviluppo ed importanza nel XV. Fino dal 1446 fu stabilito un metodo di pubblico insegnamento, nel quale avevasi principalmente la mira di allevare la gioventù alla conoscenza degli usi e delle abitudini della patria, (2) e da quella scuola venne poi formandosi un istituto dei più proficui all’ istruzione (3). Teneva pubblica scuola di filosofia, geometria ed aritmetica universale nei 1449 Paolo dalla Pergola (4), e succedevagli nella medesima cattedra Domenico Bragadino ; nello stesso tempo insegnava la morale di Aristotile il veneto patrizio Lauro Querini. È nota la protezione sempre accordata dalla Repubblica alla Università di Padova, e come vi chiamasse i più famosi professori, onde a quella accorrevano studenti anche dalle lontane parti e fino dall’Inghilterra (5). Nè era in Padova sola la Università, chè altri parecchi collegi vide sorgervi il secolo decimo- (1) T. IH, p. 370. (2) Cum alias captum fuerit in M. C. quod prò utilitate et commodo agendorum nostror. tam in Venetiis quam extra provideretur q. non solum prò tunc ned etiam prò futura tempora cancellarla nra per quam transeunt omnia facta status nrì e,t publica et secreta, fo-ret fulcita personis sufficientibus et idoneis, et qaue de tempore in tem-pus se adnptarent moribus et consuetudinis nris et nri Regìminis, ecc., viene stabilita la relativa scuola. (3) Storia cronologica degli studii in Venezia, dal Piano di studii del conte Gasparo Gozzi. Compilazione delle leggi Scuole all’ I. R. Archivio. (4) Avrebbe egli voluto istituire un Rettore con capitoli ed obbligo d’iscrizione per parte degli studenti, al che il Consiglio dei X si oppose, dicendo che lo studio dev’esser libero a chiunque senza condizioni. Misti 17 giugno 1445. (5) 10 luglio 1548, licenza d’armi agli studenti inglesi, Tomaso Wyat, cav. della Corte d’ Inghilterra, sir Cotton, sir Gio. Arundel, CristoforoMayne, Enrico Williams, Gio. Schyer.Cons.X, Comun, p. 134.