! vi. Il NAUFRAGIO Ili CAMERA. Certo tu conosci, o benigno lettore, il famoso Viaggio intorno a una camera, e ne avrai forse seguito l’ingegnoso autore fino alla notturna sua spedizione alla finestra; ma invano per entro a quelle strane venture troverai nulla di somigliante a quanto sono per dirti. E il fatto è veramente accaduto, e ne conosco veramente la vittima, vittima di genere propriamente femminino, poiché il soggetto n’è appunto una donna gentile, la quale, per dirla alla fine, nel giorno tale, dell’anno tale, alla longitudine O, io, o44> in latitudine 4^, ^5, 32, nelle acque .... oh acque certo malvage I ma non vo’ nominarla per ora, ha fatto naufragio. Penserà forse taluno che stanca o sazia la bella dei suoi terrestri trionfi abbia voluto perigliarsi sul mare per innamorarne come Doride et natas le marine deità, o la vedrà forse, come lessi in non so qual parte della fortuna, entro leggero barchet-to ministrar con rosee dita le vele, e incatenarne i zeffiri soavi. Nulla di tutto questo : le sou cose fruste da lasciarle a’poeti, che invocano Febo Apollo ne' loro cauti. La bella non s’è altrimenti imbarcata: eli’entrò solamente in un