286 lore di quel distacco, diceva: Padre ve priego, procure per mi, che ritorni a casa mia. E messer lo doxe : Jacomo va obbedisci quel che vuol la terra e non cercar più oltre. Ma, uscito l’infelice figlio dalla stanza, più non resistendo alla piena degli affetti, si gettò piangendo sopra una sedia e lamentando diceva : 0 pietà grande ! Partito che fu Jacopo per la Canea sulla galea di Maffeo Leon non lasciò per altro il doge di adoperarsi in suo favore: Vettor Capello, Orsato Giustinian, Paolo Barbo ed altri si maneggiavano ad ottenergli la grazia (1), quando giunse notizia che il 12 gennaio 1457 lo sventurato era morto (2). A tanto colpo non poteva resistere il vecchio doge : aggravato dall’ età, dal dolore, dalla malattia, non poteva più attendere alle cose dello Stato. Il 18 giugno del 1457, essendo capi Andrea Foscolo, Andrea Contarmi, Matteo Yitturi, si venne a trattare in Consiglio di cose secretissime concernenti il doge ; la materia fu ripresa il 19 ottobre essendo capi Jacopo Loredan, Girolamo Donato, Girolamo Barbarigo, e dimostrato i gravi inconvenienti che derivavano dall’incapacità in cui era il doge di più intervenire ai Consigli e alle altre faccende dello Stato, proponevasi chiamare l’aggiunta di venticinque nobili per deliberare sopra così importante argomento (3). Convocato il Consiglio (]) Flam. Corner, Opuscolci quatuor. De Frane. Fosear. (2) Misti XV, nota in fianco alla sentenza ; Die XII januarii 14B6 (1457) mortuus, sicut patet per titeras repiminis Caneae. Lasciò un figlio Nicolò, e due figlie. Il 17 marzo 1457 fo scritto al governatore della Canea che mandasse al Consiglio tutte le scritture di Jacopo. (3) Misti XV, 138. Questa domanda dell’ aggiunta fatta dallo stesso Loredan farebbe invero dubitare delle sue mire segrete, poiché se effettivamente da queste e non da una idea giusta o ingiusta eh’ ella si fosse dell’ utilità dello Stato fosse provenuto il suo zelo per ottenere la deposizione del Foscari, coll’aumentare il numero dei consiglieri, egli si aumentava le difficoltà di raggiungere il suo scopo, nè si facile il pensare eh’ egli qbbia potuto estendere la sua influenza