Capitolo Terzo. Tommaso Morosini, doge LXIV. — Concilio di Costanza. Rivoluzioni d’Italia. — Affari di Costantinopoli. — Battaglia di Gallipoli contro la flotta turca. — Lettera del capitano generale Antonio Loredano. — Pace col Turco. — Maneggi diplomatici in Italia. — Acquisto di Roveredo. — Nuova venuta di Sigismondo re de’ Romani in Italia. —Guerra del Friuli e acquisto di questa provincia. — Il Patriarcato di Grado trasportato a Venezia. — Riacquisto della Dalmazia e suo governo. — Lega con Filippo Visconti duca di Milano. — Faccende di Napoli. Con tali condizioni fu alzato alla ducale dignità Tom- Tommaso maso Mocenigo il 7 gennaio 1414 (1), richiamato perciò àogeLi!xiv da Lodi, ove trovavasi oratore a re Sigismondo, e il primo 1414. anno del suo governo fu occupato dai maneggi fatti dalla Repubblica per recare ad effetto la pace tra Ladislao di Napoli e i Fiorentini, dalla conclusione d’una lega con Filippo Maria Visconti succeduto nella signoria di Milano il 16 giugno 1412, dalle pratiche per la quiete di Lombardia (2), dagl’ interessi in fine che si agitavano di tutta la cristianità nel concilio allora adunato in Costanza. Gregorio XII, appena ricevuta la lettera imperiale (3), avea colà mandato il cardinale di Ragusi ; Benedetto XIII, sempre sostenuto dalla Spagna, ricusò d’intervenirvi ; Giovanni XXIII, succeduto ad Alessandro V, vi si recò ed aperse il Concilio il 5 novembre 1414. Vi assistevano i cardinali veneziani Giovanni Barbarigo, Antonio Condul-mer e Pietro Morosini (4), avendo la Repubblica dichiarato (1) L’arrengo per l’ultima volta convocato l’approvò e il ga-staldo Francesco della Torre giurò fedeltà in nome del popolo. Libro Leona, p. 229. (2) Secreta VI, p. 2 e avanti. (3) Vedi sopra p. 53. (4) Paolo Morosini, Hist. di Ven., p. 392.