118 che possedevano al principio della guerra ; non sarebbero compresi in questo trattato i ribelli e banditi ; il castello di Montecchio sarebbe restituito al marchese di Ferrara ; non farebbe il duca alcuna palata, nè impedimento al libero passaggio del Po, potendo però rifare le due parti i ponti che in addietro esistevano e metter le gabelle e i dazii ai soliti luoghi e non altrove (1). Condizione assoluta di questa pace era altresi che il duca avesse a restituire al Carmagnola la moglie e le figlie non che tutt’ i suoi beni mobili ed immobili, liberando anche gli ostaggi genovesi Gian Luigi Fieschi ed i suoi figli, e restituendo ad essi le loro terre. Così posarono le armi, ma per poco e quasi solo a rifare le forze per tosto misurarsi di nuovo. (1) Secr. X, p. 1, e Covi. XI, p. 160.