19 formarsi donde venisse, e del motivo di sua venuta (1) ; fossero le persone sospette registrate all'uffizio dei sospetti, dessero gli osti in nota ogni mattina gli albergati (2). Usciva poscia 1’ esercito sotto il comando di Pandolfo Malatesta signore di Pesaro e sotto di lui militavano Paolo Savelli, Taddeo dal Verme, il Polenta da Ravenna, il conte dell’ Aquila ed altri famosi capitani. Un’ armatetta, comandata da Marco Grimani, dovea sostenere le operazioni delle forze terrestri. Tuttavia le guerra non si presentava a principio sotto buoni auspicii pei Veneziani, benché ottenessero dal capitano delle Gambarare la cessione di quella bastita che apriva loro il passo a correre il paese. Alzò allora il Carrara a traverso la campagna un serraglio lungo due miglia, ben fortificato e in posizione opportunissima, sorto quasi per miracolo con grande stupore de’ Veneziani, i quali invano cercarono superarlo. Nuovi rinforzi-venivano ad ambedue le parti : al Carrarese quelli del genero Nicolò d’ Este, marchese di Ferrara, che tosto invase il Polesine, in addietro dato in pegno alla Repubblica a guarentigia d’un suo debito ; ai Veneziani quelli del Gonzaga e una truppa di balestrieri e arcieri di Candia condotti dal marchese Azzo (3), che per aver contrastato il dominio a Nicolò era stato colà confinato e col quale ora si strinsero in alleanza promettendo di farlo signore di Ferrara. Con queste forze potevano assalire il Carrarese contemporaneamente nel Padovano e nel Veronese, e le castella cadevano 1’ una dopo 1’ altra nelle loro mani. Il 27 dicembre trovandosi il Carrara a Bojana fu pubblicato che chi nel combattimento desse Francesco (1) 8 agosto ibid. (2) Ibid. p. 41. (8) 3 ott. 1404 Secreta II, p. 61.