5 e oscuri a quattro piedi e mezzo che a cinque sarebbero già in nominanza e famosi! So che mi conforterete con la solita proverbiale consolazione del Magnus Alexander. . . eh’è quanto dire che Alessandro il Grande era piccolo. Che però? Oltre che la storia non lasciò scritto il numero de’ piedi a’quali arrivava, e Dio sa in mezzo a che razza di giganti sarà visso quel grande distruggitore di uomini, che altro vorrà questo significare se non che Alessandro avrà^avuto a combattere anch’egli contro tutte queste difficoltà? e chi sa fin dove non sarebb’ ito, se fosse sfàto un cotal poco più alto e avesse meglio il vino smaltito ! E notate eh’ io sono persona che tengo assai a’ riguardi ed alla personale considerazione; ma, mioDio! chi può meritare la considerazione del mondo a quattro piedi e sei pollici o al di -sotto? Potrei con questa mia figuretta appresen-tarmi in una data occasione a una moltitudine per imporle soggezione o rispetto? Potrei esser io il virimi queiii di Virgilio? Io che tutte le volte non ottengo nè meno che il mio giovine, persona di buona statura, si levi il cappello incontrandomi? E poiché sono un ometto di certa qualità, a che altro se non a’ miei quattro piedi e sei pollici debbo attribuire cert’ arie di maggioranza e sussiego eh’ incontro per via, io che