258 gridando essere i Turchi entrati (1); allora lo scoraggiamento si fece generale, i Turchi penetrarono per la porta Xilokerka e per s. Romano ; la città era presa. Non lasciava però di difendersi colla sua piccola schiera l’imperatore ; alfine quando vide essere tutto finito, gridando pietosamente : « E non vi sarà alcun cristiano che mi recida la testa ? » si scagliò sui nemici e peri sotto le spade di due turchi che lo ferirono 1’ uno dinnanzi, 1’ altro di dietro (2) cadendo sconosciuto fra i monti dei cadaveri ; principe degno di miglior sorte e che cogli ultimi sforzi fatti a sostenere un impero cadente e colla sua fine gloriosa molte colpe dei predecessori e della nazione fa perdonare e accompagnare d’una lagrima di commiserazione la caduta d’ un impero che avea durato ben ancora mille anni dopo quello di Roma. Sacco, strage, nefaste violenze, profanazione di luoghi sacri e di sacri arredi, quanto di più scellerato e di più abbomine-vole possa immaginare la più infame brutalità accompagnarono la conquista. Nè migliore di quella de’ Greci fu la sorte degli stranieri che in Costantinopoli si trovavano. Nella confusione di quelle terribili ore in cui i Turchi si davano a tutti gli eccessi, Alvise Diedo, capitano del porto e delle galee della Tana, potè sottrarsi e si recò al podestà di Pera per seco lui deliberare su quanto fosse a farsi per la comune salvezza. Rispose il podestà manderebbe un ambasciatore al sultano a sapere se Genovesi e Veneziani aveano pace con lui, e intante fece serrare le porte e rite- (1) Barbaro, Hammer ecc. « Presa la città, si fuggì a Pera, poi a Scio ove morì dalla ferita o di vergogna ». Leon. Chiens. (2) Cosi Phranza III. Ohalcondila però scrive che fu ucciso aneti’ egli nella fuga. Barbaro: « dell’imperador mai non si potè saper novella de’ fatti soi nè vivo, nè morto, ma alcuni dicono che fu veduto nel numero dei corpi morti e fu detto che fosse soffocato nel-1’ entrar che fecero i Turchi dalla porta S. Romano. » E in una nota marginale : «L’imperator pregava che li suoi 1’ amazasse e si messe nella furia con la spada et cascò et rilevò, poi recascò et così morì ®.