441 ro da un canto che la Zarla da qualche tempo era divenuta soggetto di diffidenza e di sospetti, è vero altresì che tanto la lettera del capitano di Padova, quanto quella dello stesso Castellano destinato alla custodia dei principi, parlano di malattia contagiosa. Che se la morte della Zarla fosse avvenuta per amministrato veleno non sarebbevi stato motivo di allontanare i fratelli per loro salvezza e per onore del nostro dominio, e convien inoltre riflettere che tutt' i casi in cui il Consiglio de’ Dieci trovava opportuno di liberarsi di qualche individuo pericoloso, venivano sottoposti alla votazione del Consiglio e registrati, mentre nulla di simile troviamo relativamente alla Zarla. Spiaceva molto al Consiglio che questa fosse stata sepolta con regii onori, e dipinta colla corona in capo. Laonde scriveva il 19 ottobre 1480 a Padova, si dovesse destramente levare quella corona e sostituirvi una ghirlanda di erbe verdi ; poi pare che alcuni disordini succedessero nel castello, poiché il 22 novembre ordinava ai Rettori, mandando loro copia della lettera avuta dal Castellano, si recassero prontamente al castello, provvedessero, riferissero (1). Ci mancano le ulteriori notizie fino al gennaio 1485 (2) quando troviamo farsi un assegnamento sull’ufficio del sale pel mantenimento e vestito dei figli del re di Cipro, per la custodia de’ quali, allora già fatti adulti, furono presi nuovi e più rigorosi provvedimenti (3). Poscia il 13 agosto 1488 tentata dai principi invano una fuga, si raddoppiarono i. rigori (4), e si aumentò il numero de’ custodi (5), raccomandando però che fossero ben trattati (6). Non ostante tutte (1) Con». X, pag. 34. (2) Ibid. pag. 96' (3) 28 apr. 1487 Cons. X. (4) Cons. X. (5) 23 lug. 1489 ibid. (6) Trovansi memorie della loro custodia ancora nel maggio 1491, giugno 1493, sett. 1495. Il 16 luglio 1498 si pagano certi loro debiti e Vol. IV. 56