257 del numero: dovemmo contentarci della seconda rappresentazione, dove a quel furore di gente trovammo sottentrata la placida quiete di cento viglietti o poco meno. Parleremo quanto prima del resto. III. Accademia di poesia estemporanea (*). I nostri desiderii furono alfine e ben dolcemente appagati. La celebre improvvisatrice Rosa Tadclei, cantò per la prima volta, oggi sono appunto otto giorni, nel teatro di s. Benedetto, e la espettazione quantunque grandissima fu vinta da un effetto ancora piò grande. Ella sciolse i varii temi con eguale ingegno e sapere; e se gli argomenti non le offersero occasione di trattare il sublime, in tutti ebbe largo campo a mostrare una vena facile e ricca d’immagini elette e leggiadre. La gentilezza e la grazia ci sembrano anzi le due qualità alle quali s’ informa il suo stile, più che non fosse all’eroico ed al grande. L’ Aci e Galatea, il primo dei soggetti trattati fu unJ egloga tutta greco sapore cosi per la semplicità dello stile, per la ricchezza delle immagini e delle descrizioni, come per una tal quale unità di pensiero, per cui con felicissima idea (*) Gazzetta dell’ 11 gennaio 1831.