856 ste ad operare contro il Turco (1), soccorresse aneli’ egli potentemente in Asia. Della cui buona disposizione assicurava l’ambasciatore Caterino Zeno con sua lettera dal campo di quel re in data 30 maggio 1472, e poco dopo infatti Usun-hasan dichiarava la guerra al sultano. Scrivea quindi lo Zeno avere quel principe passato 1’ Eufrate (2), battuto gli Ottomani, tolti loro parcchi luoghi ; aver gente innumerabile, non temere i rigori della stagione ; aver udito con soddisfazione i fatti della flotta veneziana nella Natòlia. Dalle quali notizie vieppiù confortata la Repubblica, mandava altro ambasciatore al principe, persiano, Giosafatte Barbaro, il quale partiva con Azimaometh nunzio che lo stesso Usunhasan avea mandato in Europa. Avea la commissione (3) di confermare vieppiù quel re nella sua intrapresa, e cammin facendo parlasse col Mocenigo e l’eccitasse a fatti importanti nella nuova stagione ; visitasse il re e la regina di Cipro assicurandoli della benevolenza della Repubblica e vedesse indurli ad unire anch’essi la loro flotta, del pari maneggiandosi presso i cavalieri di Rodi. (1) Cosi scrivevasi, ma pel fatto gli armamenti navali eli Milano e Genova destavano qualche gelosia alla Repubblica : Et nobis occur-rit, quod dux Me.diola.ni per speciem hujusmodi suasiotiis sed re vera per hanc occasionem sponte propria induci posset ad cogitatimi armando et mittendi triremes sive naves silos in Oriente, non obstaiite eo quod summo Pontifici ex Abbiate respondise videtur, 12 die. 1472, p. 167 t. (2) 15 Die. 1472 Malipiero 84. (3) Secreta XXV, 28 gennaio 1472/3, p. 172.