44 ino minori d’ età e più deboli di forze, perchè sono più piccoli. E quest’ è quanto a’ fanciulli : seguiamoli nell’ inoltrarsi degli anni. Quanto panno per vestirli ! Quanta briga per adattar loro in dosso le vesti 1 Con loro non vale quel comodo spediente di vestir a nuovo i figli cogli abiti vecchi del padre o dello zio, misero spe-diente, con cui si spesso s’ingannava la mia ambizione da fanciullo, e sorte comune di tutti i cadetti di certe feconde famiglie nelle quali le vesti fanno il giro di tutte le età. Sono perciò il dolore dei padri, e la disperazion dei sartori : conviene inoltre che questi sventurati, queste straordinarie lunghezze si tolgano per tempo dai giuochi e dagli scherzi della gioventù se non vogliono vedersi celiati. È loro mestieri una ragione misurata sulle dimensioni della lor taglia ; sono sgraziati e fuori di luogo in tutti i lor giuochi. L’ esser loro è equivoco, poiché se dall’ uu lato la statura toglie ad essi di darsi alle liete cure infantili, dall'altro il limitato loro intelletto impedisce che vadano moralmente del pari coi giovani d’ un certo tempo, coi quali non si accomunano se non in altezza. Ma eccoli già arrivati al tempo di entrare nel mondo. Vediamone un po’ la loro sorte. Letterati, sapienti non possono già essere. Homo longus raro sapiensj poiché quel che vieti