436 del suo regno l’aveano sorretta di consiglio e confortata di affetto, partivasi sulla galea, di Francesco Priuli alla volta di Venezia. L'entrata che fece la già regina di Cipro nella sua madrepatria in compagnia del fratello, fu quanto può immaginarsi splendidissima. Le mossero incontro fino a san Nicolò del Lido il doge Agostino Barbarigo, i senatori, i magistrati, le dame, una infinita popolazione sopra innumerevoli barchette addobbate a festa. Di là fu fatta salire sul Bucintoro, dandosi nelle campane come s’lisa nei dì solenni, nelle trombe e nei tamburi, sparando a festa le artiglierie di guisa che il suo ingresso per nulla differiva da un trionfo. La festosa comitiva sbarcò alla Piazzetta ed entrata nella chiesa di s. Marco la regina rinnovò il suo atto di rinunzia e donazione di un regno, pe’ commerci della Repubblica ragguardevolissimo. Al fratello Giorgio e in generale a quei della famiglia Corner, oltre l’investitura di quattordici casali dell’ isola, detti della Commenda grande, e il titolo continuato nei capi di quella di Priori di Cipro,, fu conceduto che potessero inquartare le insegne lusignane ; e il palazzo di Caterina sul Canal grande in Venezia, conservò poi sempre il nome di palazzo Corner della Regina (1). Continuò questa in tutta la sua vita a tener corte splendida e veramente regia, e avendole la Repubblica assegnato il possesso del Castello d’ Asolo e alcune rendite sulle entrate di Cipro, colà si ridusse e vi fece sorgere magnifica villeggiatura nella quale vedovasi circondata da nobili donne e cavalieri, e da uomini di lettere quale principalmente il Bembo che vi scrisse i suoi Asolarti. Impedito naturalmente dalla Reti) L’ attuale palazzo è però di costruzione recente del 1724, ove prima sorgeva 1’ antico. Ora serve a Monte di Pietà.