35 quali in ogni tempo per onorificenza ottennero quel titolo, avesse mosso guerra alla Repubblica, sarebbe stato un ribelle e cadendo nelle mani di essa, degno di morte. Ma lasciando da parte e calunnie e sofismi, pubblicheremo ora per la prima volta quanto a questo proposito ci somministrarono i registri del Consiglio dei Dieci, e speriamo portare non poco lume sopra sì involuto argomento. Il 2 dicembre fu arrestato certo Brodeto fautore e agli stipendii del Carrara, il quale prometteva svelare quelli che informavano il suo padrone dei fatti del Consiglio dei Dieci, e dopo lunghi esami fu posto nella carcere Catolda, con divieto che nessuno potesse parlargli (1). Fu pur sostenuto certo Armano che trovavasi a Venezia durante la guerra (2) : e le cose che si vennero a scoprire parvero di tanta e sì grave importanza, che richiedendo prudente e sicura deliberazione, il Consiglio domandava di essere assistito da altri sei personaggi (3) (10 dicembre). Conobbesi che il Carrara teneva un libro nel quale registrava per ordine alfabetico e per iniziali i nomi di quelli cui egli pagava pensioni, e che vi si leggevano altre cose secreto, onde tosto si fecero provvedimenti per averlo. Tante ricerche, tanti arresti, che le seguirono, tanti indizii accennano evidentemente a macchinazioni recenti e pericolose che era uopo alla Repubblica di penetrare a fondo e seguirne tutte le fila. Crebbero quindi i rigori verso i principi Carraresi e il 23 dicembre Francesco veniva trasferito nella carcere forte (4), ove ancor (1) Misti Cons, X, t. Vili, p. 110 t.° e av. (2) Ibid. (3) Ibid. (4) q. dnu~s Franciscus de Carrara olim dns Paduae ponatur in carcere fo.iti apud dnum Jacobum alium suum, et ad servendum eis depvtetur unus de carceratis qui sit confidens persona, et dnu~s Franciscus tercius filius suus re.mane.ant in carcere orba, c%im uno ex suis pagis, ilio qui ei placebit, et alter pagius licentietur et non possiìit aperìre portae illor. duor. carcer. nisi de duobus dieb. in duos