465 dava due nave carghe d’ artellarie al Gran Soldano per devedare (divietare) a S. A. il navegar loro » (1). Regnava allora Emmanuele del quale il Ca Masser faceva il seguente ritratto : « La natura de questo serenissi-simo re parmi molto allegra, la complessione sua si è flaca, debile e de poco spirito. E molto sospettoso in tutte le sue cose, non si risolve per sè, se non in tutto vuole consiglio e consulta con la regina D. Eleonora sua sorella, la quale è prudente, e con li suoi Grandi ; e questo vien perchè non se confida nel discorso et judicio suo. Mostra esser avaro et cupido di denaro, et maxime da poco tempo in qua, da poi che tratta de le cose de mercadanzia, ha gustato li fruti di quella. Dove el vede alcun profitto in tutto el vuol intrar e tira per si et deveda ad altri : non ha respetto al ben pubblico del suo popolo salvo el ben particulare suo : e questo vien per li maligni eh’ el conseiano per aquistare benevolenzia con S. A. benché in sè, lui parmi d’ ottima condizione et de somma bontà. Cattolichissimo e devotissimo, ha fatto far de bellissime e notabile opere cioè monar sterii de religiosi, che si chiama santa Maria de Betlem nel qual ha speso infiniti danari et ancora non è compiuto, e spenderassi a suo compire da ducati centocinquantamila in suso, e molti altri monasteri e opere in questo suo regno laudabile a Dio et alle persone del mondo. Non è molto stabile nelle sue cose e molte volte si muda di proposito e questo perchè ascolta cadauno e facilmente crede ad onni homo e maxime in quelle cose che cognosse che li sia in suo proposito, non considerato altro contrario. Se deletta d’andar per mare per questi rii, e molte volte va in uno suo bregantino fatto per S. A. passando tempo, vedendo queste sue nave e monasteri, mostra aver gran spasso andar per mar con qualch’ uno delli suoi primati el qual è d’ età d’ anni (1) Archivio Storico Italiano. Appendice t. II. Vol. rv. 59