419 volti di comunicazione sul rio di Palazzo, e con giardino ; altri volevano che nelle strettezze de’ tempi non si spendessero che sei mila ducati pel ristauro del vecchio. Finalmente fu deliberato si facesse come al presente si vede, e ne fu incaricato 1’ architetto Antonio Rizzo, il quale si trovò nel 1498 avere ornai speso ottantamila ducati e non era alla metà della fabbrica, onde scopertosi eom’ egli avea rubati ben dodicimila ducati, fuggì e andò a morire a Fuligno (1). Il nuovo doge eletto il 19 novembre 1485 fu Marco Barbarigo, e durante la vacanza fu fatto l’ufficio de sopra i atti, cioè proveditori agli atti de’ sopragastaldi che formavano la seconda istanza in appello dalle sentenze dei ga-staldi ducali ; fu stabilito che il doge non potesse far primicerio della chiesa di s. Marco (seconda dignità ecclesiastica dopo il patriarca) alcun suo parente ; che non potesse dare ad alcuno il titolo di magnifico e Avesse a ricevere il berretto dal consigliere anziano colle parole : accipe coronam duca-tus venetiarum ; che i proclami fatti per decreto dei Consigli fossero in nome del doge ecc. Ma il Barbarigo non tenne il principato neppur un anno compiuto ; avea grande me- (1) Sanudo ms. alla Marciana p. 119 e 199 e Malip. 674. Nel libro Fratis Felicis Fabri Evagatorium, Stuttgard 1859, leggesi la seguente descrizione: Quid de Ducis palatio dicere possum, altum, amplum et pretiosum ab extra undique a summo usque deorsum polito et vario marmort vestitum, pretiosis eolnmnis fuleitum; triclinia, soiaria, coe-nacula, camerae et cuncta habitacula usque ad eubiculum ducis lustravi, quae miris picturis, auro et coloribus pretiosis decora nimis extant. Supra palatium in alto est viridarium, arboribus pomerantia-rum et aliis virgultis aromaticis consitum; similiter et aliae domus polito marmore nitent, magis autem regiae, quae modo aedificanhir, quae non solum polito marmore et vario, sed auro fulgent, quo vestitae sunt, cybariae, arcus et culmina, modum enim virtutis in aediflciis notabili-ter exeedunt, volentes coaequare exilium paradiso: linde turci et alii in-fideles videntes has mirandas structuras scandalizantur ,et arguunt ex hoc, Christianas nihil de futura vita curare et sperare p. 402. Il viaggio del Fabri fu appunto intorno al 1480-1483. Marco Barbarigo doge LXXHI, 1485,