Capitolo Settimo. Attentato contro il doge Foscari. — Congiura di nobili per gli uf-fizii. — Il doge propone la sua rinunzia che non è accettata. — Concilio di Basilea. — Tregua quinquennale con Sigismondo. — Sua venuta in Italia. — Condizione di Firenze. — Cosimo de’ Medici a Venezia. — Nuovi motivi di disgusto con Filippo. — Lega della Repubblica con Sigismondo imperatore. — Tentativo di lega con Giovanna II, di Napoli. — Pretensioni del patriarca d’ Aquileja. — Nuove ostilità col Visconti. — Marsilio da Carrara tenta il riacquisto di Padova, è preso e decapitato. — Fatti di Genova. — Negoziazioni svanite. — Incomincia la guerra. — Freddezza de’ Fiorentini. — I Veneziani ottengono da Sigismondo l’investitura delle provincie di Terraferma. — Cerimonia della investitura. — Il doge intitolato' Vicario imperiale. — Conside-sazioni su questo fatto falsamente da molti negato. — Concilio trasportato a Ferrara. — Arrivo dell’ imperatore di Costantinopoli chiedente soccorso e suo ingresso a Venezia. — Guerra col Visconti. — Bella ritirata del Gattamelata. — Memorabile assedio di Brescia. — Le navi trasportate pei monti nel lago di Garda. — Altri fatti militari. - Pratiche di pace. — Pace del 1441. — Componimento col Patriarca. — Acquisto di Ravenna e fine de’ signori da Polenta. A questa lunga serie di guerre eransi uniti ad amareggiare la vita del doge Francesco Foscari altri due avvenimenti, l’uno d’un attentato contro la sua persona, 1’ altro d’ una congiura di giovani nobili allo scopo di portare grande alterazione nelle cose dello Stato. Il giorno 11 marzo 1430 recandosi il doge come d' ordinario ai diversi magistrati nel palazzo per invigilare al buon andamento de’ loro uffizi, fu assalito da Andrea Contarini, il quale non avendo potuto ottenere il capitanato del Golfo e incolpandone il doge, disegnava prenderne vendetta. Sebbene non pervenisse a togliergli la vita, gli fece però con un coltello varie ferite nella faccia : scrissero poi i Cronacisti ciò operasse per demenza ; ma la condanna del taglio della mano e del pubblico supplizio proverebbe altramente (1). 1,1) Misti Cons. X, N. XI, p. 1 t. Vol. IV. 23