438 in cui la ricchezza degli abiti è alquanto maggiore, e che in testa ha la corona. D’ordine della scuola a cui accadde quel fatto, Gentile Bellino ne fece la dipintura. Traversando infatti la processione quel ponte, cadde di mano a chi ne 10 portava il reliquario, pesante per oro massiccio ond’ era formato, e per gemme in esso a dovizia incastonate. Rimase interrotta la processione, e tutto fu briga e faccenda pel ricuperamento del preziosissimo arredo. Ma vane riuscirono tutte e di tutti le cure, e il lanciarsi nell’ acque di più d’ uno tra’ confratelli ; salvo che quando il priore, com’ era vestito dell’ ampia sua cappa, si gettò nel canale a cercarvi 11 reliquiario egli stesso : allora ciò che era introvabile agli altri, fu da esso trovato, e per poco non dissi gli venne volonteroso alle mani. E già vi siete avvisti quale si fosse la dama portante corona : era dessa appunto la regina Corner, e sue damigelle quelle donne che indrappellate dietro a lei se ne stavano ginocchioni e a mani giunte lunghesso la riva ». I tremendi casi della lega di Cambrai obbligarono Caterina a ritirarsi nel 1509 a Venezia, ove poco dopo infermò e mori il 10 luglio del 1510. Magnifici e quali il grado suo e la riconoscenza della Repubblica richiedevano, furono i suoi funerali. Fu costrutto un ponte di barche attraverso il canale dal suo palagio di S. Cassiano per poter più comodamente e con maggior pompa trasportarne il corpo alla chiesa dei Santi Apostoli nella quale i Corner avevano una cappella coi monumenti de’ loro maggiori. Accompagnavano il feretro il patriarca, la Signoria, il vicedoge Alvise Priuli, 1’ arcivescovo di Spalato, il vescovo di Feltre, il cavaliere procuratore Giorgio Corner coi suoi figli e parenti, numero immenso di preti e di popolo con torcie e candele. I piagnitori funerei empievano 1’ aria di pianti e di grida, e la bara coperta di restagno d’ oro con una co-