275 indubbii di mal animo tra ambedue (1) ; 1’ essere stato veduto Oliviero servo di Jacopo in quella sera fare varii giri in piazza come se attendesse qualcheduno, poi entrare in corte di Palazzo, all’ ora circa in cui il Pregadi, nel quale sedeva il Donato, dovea sciogliersi, i quali indizii da per sè insufficienti, erano però fatti valere, a quanto si narra, dalla famiglia Loredan nemica dei Foscari, onde è uopo dire di questa nemicizia le cause e le principali vicende. Pietro Loredan capitano generale, competitore del Foscari nella elezione al dogado, illustre per le cose operate in Levante, era stato accolto con grandissime dimostrazioni d’ onore al suo ritorno in Venezia. Incaricato poi del comando dell’ armata del Po contro Filippo Visconti, benché vecchio e stanco delle sostenute fatiche, avea accettato l’ufficio alle istanze che da tutte le parti e dal doge stesso gli vennero fatte. Mentre attendevasi all'armamento si sparse voce ohe il capitano Gattamelata avesse fugato l’esercite del duca, preso i carriaggi e molti prigionieri e riacquistato Brescia. Il popolo trasmodando nella gioia cominciò a dare il sacco ai panattieri nella piazza di s. Marco, e Giovanni Contarmi, uno de’ signori all’ armamento, fattosi incontro alla plebaglia per frenarla, ne rimase morto e con lui anche Marin Amigo capitano dei signori di notte. Già la turba correva all’assalto delle case e delle botteghe, già voleva aprire le prigioni ; la zecca e le procuratie erano in pericolo, quando presentatosi Pietro Loredano che con la virtù e liberalità sua erasi acquistato 1’ amore del popolo, colle sue parole lo quietò ed orribili eccessi furono impediti. Recatosi poi il Loredan all’ armata, la trovò in gran disordine ; e se potè riportar vittoria sul nemico e (1) La Cronaca Trevisan dice : per le cose avevano, il che accenna ad un particolar nemicizia tra il Donato ed il Foscari.