79 Luigi di Tech, 1’ altro pei Veneziani capitanato da Tristano Savorgnano. Comandavano alle truppe della Signoria oltre il Savorgnano, Dolfin Veniero come proveditore, il Mala-testa come capitano generale, e sotto di lui Luigi Buzza-carino, Filippo di Arcelli, Simon da Canossa. L’imperatore però trovavasi allora impacciato nelle cose di Boemia ove gli Hussiti, seguaci di Giovanni Huss, professore di Praga, promnlgatore di massime contrarie alla riverenza verso il papa, ferocemente combattevano e spesso con rotta degl’ imperiali. Laonde mentre si maneggiavano le armi, non s’intermettevano le trattative colla Repubblica, la quale acconsentiva a mandare a Salisburgo Fantin Mi-chiel e Roberto Morosini -(1). Ebbero conferenza con Sigismondo a Passavia, ed offrivano settemila ducati annui per la continuazione della tregua e pel possesso della Dalmazia, al che l’imperatore non consentendo furono di nuovo rotte le trattative. Svanita era anche la speranza nella mediazione di papa Martino V (2), e Sigismondo veniva sollecitato più che mai a romper guerra ai Veneziani dal patriarca, osteggiato dal Savorgnano e dagli aderenti di questo. Riuscito dunque vano ogni tentativo di pacifico accordo, cominciò la guerra adoprandosi specialmente la Repubblica a sostenere Tristano Savorgnano già cacciato da Udine, e a chiudere quel passo del Friuli alle armi imperiali, penetrate fin sotto quella città e che tutto vi met-teano a ferro e a fuoco (3). Le genti veneziane assalirono Sacile che si arrese, e vi fu mandato primo rettore Dolfin Venier (4), ma il Patriarca, ottenute nuove genti dall’ Unti) Secr. VII, 28 ott. 1418, p. 38. (2) Maggio 1418. Secr. VII, p. 11. (3) Notizia che Udine era in tumulto, il patriarca in castello 20 maggio 1419 Secr. VII, p. 73. (4) 17 ag. 1419, p. 98.