31 larghe ricompense ai capitani, onde il Grumello ebbe mille ducati 1’ anno e la nobiltà veneziana (1), Jacopo dal Verme fu infeudato del castello di Nogarela (2) ; Marco Grimani, che si distinse al Bassanello e per cui consiglio si presero la torre e la porta del castello di santa Croce, fu fatto so-pracomito delle galee di Negroponte (3) ; splendide accoglienze si fecero ai legati venuti dalle vicine città a rallegrarsene. Furono eletti primi rettori di Padova, Zaccaria Trevisan e Marco Caravello. Già fino dal 20 novembre il capitano generale Galeazzo avea scritto a Venezia domandando istruzioni circa al Carrara chè trovavasi nelle sue mani, e che avea dichiarato volersi rimettere interamente nella magnanimità della Repubblica, liberando il capitano dall’ impegno della restituzione del castello, che, come attestava il cancelliere, era già stato consegnato dal popolo ai Veneziani (4). Rispondeva il Senato facesse venire il vecchio Carrara a Venezia per quel miglior modo credesse : quanto al figlio, concedessegli un salvocondotto per cinque giorni, spirati i quali gli si prometteva farlo ricondurre al luogo dond’era partito, quando non fosse stato possibile venire ad un pacifico accomodamento (5). Tutto ciò, come si vede, accadeva prima che i Veneziani entrassero in possesso di Padova, e il giorno dopo all’ occupazione della città (23 novembre) mandava il senato, Bulgaro Vetturi e Nicolò Mudazio (6) a (1) 25 nov. 1405, Comm. X. (2) 14 die. ib. (3) Libro Leona 150 t.° all’ Ardi. (4) Così nella risposta del Senato al Galeazzo ohe avea domandato istruzioni circa al Carrara che si trovava nelle sue mani (Secreta II, 20 nov. 1405, p. 17G t.°), con che viene a cadere la taccia comunemente data al Galeazzo di aver mancato a’ suoi impegni. (5) Secreta II. Tutto ciò e quanto segue assai imperfettamente e inesattamente negli Storici. (6) Secreta II.