Capitolo Primo. Pasquale Malipiero, doge LXVI. -■ Condizioni d’Italia. — Progressi dei Turchi nel Peloponneso. — Scanderbeg. — Papa Pio II promuove una nuova Crociata. — Rapporti della Repubblica col re di Norvegia e di Dania. — Suoi vani sforzi per unire tutta 1’ Europa contro gli Ottomani. — Cristoforo Moro, doge LXVTI. — Suo zelo per la Crociata. — Caso che trascina la Repubblica alla guerra contro i Turchi. — Successi varii della guerra. — Lega col duca di Borgogna. — Discorso del doge. — Il doge si imbarca in persona per la Crociata. — Lega col Caramano. — Arrivo del doge in Ancona. — Morte del papa ed elezione di Pietro Barbo primo papa veneziano col nome di Paolo II. — Continua la guerra. — Aperture di pace. — Garbugli d’Italia. — Discoi-si di Galeaz;.o Sforza duca di Milano al secretano della Repubblica. — Pratiche di pace in Italia. — Pace pubblicata il 26 maggio 1468. Uno degli ultimi atti del pontificato di Nicolò V, morto il 24 marzo del 1455, era, stato quello d’indurre Alfonso d°J'zji-yV re di Napoli ad aderire alla pace di Lodi, pace che pareva dover guarentire il riposo d" Italia. Francesco Sforza, divenuto duca di Milano, non ambiva ulteriori conquiste, ma di migliorare la condizione del proprio Stato e di farvi fiorire il commercio e l’industria. Perciò ritraendosi dal favorire più oltre le pretensioni di Ranieri d’ Angiò e di suo figlio Giovanni che portava il titolo di duca di Calabria, stringevasi vieppiù ad Alfonso con doppio matrimonio dei figliuoli ; ma se la guerra in grande per molti anni quietò, non avvenne lo stesso di altri movimenti parziali di armi da parte dei condottieri, rimasti per essa senza soldo, e per le rivoluzioni od altri avvenimenti degli Stati minori. Così Jacopo Piccinino, licenziato da’ Veneziani, attraversate le terre di Modena e di Bologna, entrò in Toscana e mosse le armi contro i Sanesi. Si volsero questi per soccorso ai Ve-Vol. IV. 40