213 Ogni fior ti consente il terreno ; E dei vati la sacra favilla Della vivida luce è scintilla Che dall’alto ti piove il tuo sol. Finché il giorno ti arrida sereno, Tu de’canti sarai la regina, Nè quel lauro paventa mina, Che Dio stesso piantò nel tuo suol. Un cotal po’ di viaggetto fatto oltr’ Alpe dalla parte d’ oriente, m’ aveva anche più confermato in tutte queste opinioni, quando a scuotere la mia ammirazione, a rendermi perplesso e dubitoso nelle mie stesse convinzioni, è in mal punto venuto il valentuomo eli’ è scritto più sopra nel titolo, con 1’ opera di cui abbiamo trovato alcun assaggio nel Sammler che va unito al foglio politico quotidiano di Augusta intitolato: Augsburger Abendzeitung numero 4° dell’ ottobre corrente. Imperciocché il detto valentuomo, che è il signor Gustavo Nicolai, dalle amene contrade della selva Nera o dei Riesengebir-ge, poiché il vero sito, ove di sé nascendo al mondo fece grazia, non m’ é noto, ci onorò di un viaggio in Italia. Ora il signor Gustavo Nicolai non é già un viaggiatore dei comuni, nè viaggia mica come le ruote. Forse che non abbia fatto sì lungo cammino co’suoi piedi medesimi, poiché 1’ usano anche, ed è soprattutto un viaggiato!- di coscienza, che fa suoi viaggi per