200' Lombardia era necessaria, che nulla di meglio desidererebbe il duca comune nemico, che di vedersi di nuovo libero il proprio paese per poter poi piombare con maggiori forze sugli alleati. Ed invero lo Sforza, dopo una vittoria riportata da Stefano Contarmi nel lago di Garda (1) sulla milanese, avea valicato il Mincio (2) e prestamente ricuperato Rivoltella, Lonato, Salò ed altri luoghi (3), e sempre più avanzando riportò grossa vittoria sui ducheschi tra gli Orcinovi e Soncino (4). Allora fu liberata finalmente Brescia dopo tre anni d’ assedio e di patimenti indicibili, sostenuti con valore e maggior laude, se adoperati per causa piti nobile, che non per passare o sotto il dominio del Visconti, o de’ Veneziani. Compito aveva il suo glorioso arringo il Gattamelata, infermatosi per colpo d’apoplessia, e ritiratosi a Padova vi morì poi nel 1443, e v’ ebbe statua equestre in pubblica piazza (5). Laonde ebbe Sforza solo il comando supremo di tutte le genti veneziane, e tali furono i suoi progressi che ancora nel giugno quasi tutte le terre veneziane in Lombardia erano ricuperate. In pari tempo i Fiorentini, rinforzati di mille fanti loro inviati dallo Sforza, riportavano piena vittoria sul Piccinino ad Anghiari, il 29 giugno di quel-1’ anno 1440, ed ei dovette la sua salvezza solo all’ indisciplina delle truppe stipendiate da’ suoi nemici, le quali vollero attendere a saccheggiare, anziché inseguirlo a Borgo s. Se- (1) Secr. XV, 29 agosto 1440, p. 371. (2) Secr. X, 20 giugno 1440, p. 26. (3) Murat. Ann. (4Ì Ib. Secr. XV, 3 lug., p. 28. (5) A Senatu enea equestri statua decoratus quae Patavìi in An-toniani templi area a Donatello ejus etatis acuratissimo sculptore ef-ficta, militari sceptro insignis praealto alque egregio pegmati imposita cernitur. Andrea Morosini De rebus gestis ac nece Fr. Carmagnolae. Codice Cicogna.