175 gonfaloniere Bernardo Guadagni, operò per modo che questi proponesse e facesse approvare soltanto una sentenza di esilio per dieci anni a Padova. Nella notte del 3 di ottobre Cosimo de’ Medici si partì da Firenze e giunto al luogo di suo confinamento, fu dalla Repubblica ricevuto con ogni maniera di onori, poi il senato incaricò il suo oratore Antonio Contarmi (1) volesse impetrare dal fiorentino governo che i due fratelli potessero dimorare anclie a Vicenza, a Treviso e nel Friuli. Tale affezione sempre dimostrata dalla Repubblica per la famiglia Medici, aveva probabilmente sua origine e fu poi sempre mantenuta non solo dalla politica, ma più ancora dagl’ interessi commerciali, essendo i Medici a quei tempi la principal casa bancaria d’Europa. Favoreggiatori in pari tempo degli studii, premurosi di raccogliere libri, se pur non fondarono (2), certo ampliarono anche in Venezia una biblioteca nel monastero di s. Giorgio, per impulso probabilmente dello stesso Cosimo, e per opera ed a spese (3) della società, che vi fece fare apposito locale con pitture e bellissimi ornamenti come attesta l’iscrizione che vi si leggeva (4). L’ edifizio, demolito nel 1614, corrispondeva al nobile scopo e alla magnificenza di quella famiglia e della società fondatrice'(5), con (1) 7 Dio. 1433 Secr. XIII, p. 30. (2) Dal parlarsi in un conto del monastero, veduto dal Cicogna, intorno al 1478, d’ una libreria vecchia, si vede che una libreria preesisteva a quella dei Medici. Cicogna, Iscr. IV, p. 594. (3) Nessun documento attesta il Cicogna aver trovato nell’archivio che indichi Cosimo come fondatore. Iscriz. IV, p. 594 nota. (4) Societati Mediceae apud Deum fratres et studiosi omnes lin-guis animisque favere tenemur, quod sua impensa locum bibliothe-cae ornili cultu et ornatu Joanne Lanfredino socio faciendum curavit. Cic. Iscr. IY, 594. Il Lanfredini Orsini era capo della Società e lo troviamo involto più tardi in faccende col Cons. X, per segreti svelati. Misti, n. 19, 22 lug. 1480. (5) Così nell’ Olmo, che attesta aver esaminato i registri del monastero.