358 vano sempre più i Veneziani. Morto nel 1432 re Giovanni II, lasciando una figlia di nome Carlotta, maritata a Luigi di Savoja, ed un figlio naturale chiamato Giacomo, questi a principio, espulso dalla sorella e dal cognato, aveva potuto pei soccorsi del soldano d'Alessandria, al quale Cipro era tributaria fino dal 1426, mettersi in possesso del regno e cacciati i Genovesi che aveano favorito i suoi nemici, si mostrò amicissimo ai Veneziani (1). Anzi considerando come 1’ appoggio di questi gli sarebbe assai utile quando venisse assalito o dal duca di Savoja padre del cacciato Luigi, o dal duca Galeazzo di Milano e signore di Genova (2), pensò mandare ambasciata a Venezia chiedendo in isposa la figlia di Marco Corner (3), il cui fratello Andrea trovavasi confinato a Cipro e avea avuto non picciola parte in tale determinazione del re. Accettò la Repubblica con grande soddisfazione la domanda, per la molta reputazione in che veniva la nobiltà veneziana, e pei vantaggi che derivar ne doveano ai traffichi in quelle parti. Ma in senso contrario maneggia-vasi re Ferdinando di Napoli per indurre Giacomo alle nozze con una sua parente e grande alterazione pareva essere seguita nell’ animo del principe (4). La qual cosa appena (1) Ci siamo ingegnati di ridurre questo racconto degii avvenimenti di Cipro alla massima semplicità e chiarezza, stimando inopportuni tanti particolari, che non fanno se non confondere le idee. A chi volesse farne speciale studio non mancano altri libri. (2) Ciò, e non il ritratto destramente mostrato dallo zio, spinse il re a quelle nozze. (3) La madre era Fiorenza figlia di Nicolò Crispo duca di Nasso, che dalla moglie Valenza figliuola di Giovanni Comneno imperatore di Trebisonda ebbe Francesco che gli successe e otto figlie maritate quasi tutte in nobili veneziani. (4) Difatti scriveva il Senato al suo capitano generale : atque opera det casu quo rex exasperatus esset ex causae obilu illae filiae suae cantra N. V. Andream Cornarium mitigare ac placare eum ita ut in pristinam gratiam suam revertatur, 18 maggio 1469. Era una figlia