3 20 la verità viene lìnalinente a galla, Giuditta clic era stata mandata dal marito a confine, è richiamata, ricondotta nel seggio, e tutto si termina d’amore e d’accordo, col perdono ai figli traviati, e la punizione del conte. Veramente non sì vede perchè a sostener questo ballo siasi chiamata la Pallerini: appena di lei la gente s’è accorta, e ogni altra poteva forse tenere il suo luogo. Non vorremmo che ci fallisse la memoria, ina certo ne pare che non sia stata applaudita se non una volta e questa anche alla leggiera, così di passaggio; il che in vero non fu sua colpa, poich’ella è sempre quella medesima attrice che abbiamo altre volle applaudita. La colpa fu dunque ritrovata nel ballo, che non fece nessun effetto; quando non fosse un certo effetto, conciliato auche più da quella lumiera che andava a poco a poco spegnendosi a risico di lasciarne fino all’oscuro; poiché a lode del vero e a necessario lume della storia è da dirsi che appunto quest’anno si sono fatti nuovi studii sull’illuminazione. L’orchestra è illuminata con un nuovo sistema, ad imitazione di quello che il Locateli! veneziano inventò a Parigi, ma non già con le stesse sue lampade: quindi se il primo violino rimase a mezzo spettacolo fra le tenebre, non se ne dia lode all’inventore, che per verità non c entra per nulla: è tutto merito dell’imitatore: