9 detto lissextus perdi'era un raddoppiamento del 6 delle calende di màrzo, donde poi ne venne la parola d’anno bisestile, a quello incili cadeva tale intercalazione. Questo è l’anno conosciuto col nome d’anno giuliano il quale è in uso tuttora nei paesi cristiani, senz’altra mutazione che quella del vecchio e nuovo stile. Il nuovo stile incominciò nel i58a, e per esso papa Gregorio XIII successore di Pio V rese il suo nome immortale. Gregorio aveva notato che l’anno, a contare esattamente, non era altrimenti di trecentosessantacinque giorni e sei ore com’erasi fino allora creduto, ma bensì d’un egual numero digiorni e di sole cinque ore,quarantanove minuti e sedici secondi. Tale differenza di quasi undici minuti formava un giorno intero in centotrentaquattr’ anni ed era origine di confusione tanto per assegnare il vero giorno della pasqua di resurrezione, quanto per determinare esattamente il corso apparente del sole. Al tempo per esempio del primo concilio di Ni-cea nell’anno 325 l’equinozio di primavera era caduto appuntino ai 21 di marzo, quando per l’opposito ai tempi del concilio di Trento aveva preso un vantaggio di dieci giorni ed era appuntocaduto agli i i di quel mese. Gregorio consultò su tale difficoltà i più celebri astronomi di