Accademia di poesia estemporanea (*). Xl dott. Giustiniani d’Imola tenne lunedì sera la promessa accademia di poesia estemporanea nelle sale dell’antico Ridotto. L’udienza era più scelta che numerosa, ed al barlume d’ u-na modestissima illuminazione si poterono anche notare alcune donne gentili. Poche sedie, una spinetta degli andati tempi, le usate e rare lumiere, che illuminarono già tanti spettacoli, e sopravvissero quasi illese a tanti rivolgimenti: ecco tutto l’addobbo, e la magnificenza di questa nuova stanza di Pindo, atta per vero dire a conciliare tal quale il sonno, piuttosto che ad accendere di belle immagini la fantasia. Ma l’estro è vincitore d’ogni difficoltà : il Tasso cantò fin nella prigione di sant’ Anna, e il dott. Giustiniani poteva ben dire all’improvviso fra l’ombre dell’ antico Ridotto. Gli spettatori per altro che non dovevano spaziare pei campi dell’im- (*) Gazzetta del 19 maggio i83i.