198 zi ed il Chiarì. Il Gozzi oltre il genere bizzarro da lui sulle scene introdotto, lasciò pure alcune buone commedie, fra le quali i Pitocchi fortunati e la Principessa filosofa vivono tuttora con gran voga ne’repertorii delle comiche compagnie. I quali due autori erano tanto meno da passarsi sotto silenzio in una storia generale del nostro teatro che formarono una scuola opposta al Goldoni, di cui e amareggiarou la vita e attraversarono tal fiata i prosperi successi, mercè il numero grande di fautori, e partigiani che a-vevano cosi fra’ comici, come nel pubblico. E poiché il sig. Piazza non ¡sdegna di nominare e l’Avelloni e il Gualzetti, ed altri mediocri, erano pure da citarsi e I’ abate Villi veronese e Antonio Piazza veneziano e il Greppi bolognese, ci pare, autori se non d’ ottime, certo di fortunate commedie, ed i quali ebbero e gran voga e gran grido a’ior tempi. VII. Guerre letterarie. La repubblica delle lettere è in ¡scompiglio; i letterati di Milano sono alle mani fra loro, e la Gazzetta privilegiata, il Barbier di Siviglia, 1’ Eco, l’Indicatore, la grave Biblioteca,