147 pistola, ordina al suo equipaggio di calar nella' stiva, rimanendo egli solo, montato sul ponte, esposto ad una grandine di mitraglia, cercando colle insinuazioni di calmare il furore de’ suoi assassini, ma cado morto ... Il suo equipaggi^ si getta a nuoto, inseguito da sei scialuppe con truppe assoldate dalla Repubblica di Venezia, che a colpi di alabarda uccidono molti che cercano salvamento in alto mare. Un sottonocchiere ferito da molti colpi, indebolito, spargendo sangue da ogni parte, prende terra felicemente ad un pezzo di legno attaccato al Castello del Porto ; ma il comandante stesso gli recide la mano. « In vista dei mali sopraespressi, e autorizzato dal titolo 12, articolo 128 della Costituzione della Repubblica, e in vista delle urgenti circostanze, « Il generai in capo commette al ministro di Francia presso la Repubblica di Venezia di partire dalla città; ordina pure, che in 24 ore sia sgomberata la Lombardia e Terraferma Veneta dagli agenti della Repubblica stessa. « Comanda ai diversi generali di divisione di trattar quai nemici le truppe venete, e di far atterrare in tutte le città della Terraferma il Leone di san Marco. Domani coll’ordine del giorno riceverà da cadauno una particolar istruzione sulle ulteriori operazioni militari. » BUONAPARTE. Per copia conforme. « Il generai di divisione capo dello Stato maggiore. Alessandro Berthier. » Nello stesso giorno (1. maggio) scriveva il generale Kilmaine a Bonaparte : « I deputati di Verona, di Bre-