118 tanta, e l’obbligò di venire a bordo per dirigere il naviglio verso il Lido promettendogli grossa rimunerazione se obbedisse, e minacciandolo della morte quando si rifiutasse. Alla rimostranza del Chioggiotto, che entro al porto non si sarebbero lasciati entrare, aveano risposto i Francesi che o per amore o per forza sarebbero entrati, e vollero sapere quali e quanti legni si trovassero in quel porto (1). Avvicinavasi intanto il naviglio del Laugier, dopo fatti alcuni tiri di saluto, sempre più al Lido. Il comandante Domenico Pizzamano staccava immediatamente due lancio facendo ricordare al capitano come le leggi della Repubblica vietavano assolutamente a qualunque legno estero armato l’ingresso nel porto. Fu alteramente respinta 1’ ammonizione, e mostrando di non voler ritirarsi, furono fatti duo tiri di volata dal castello per avvertire i due altri bastimenti che susseguitavano in qualche distanza di non proseguire (2), i quali obbedendo voltarono bordo. Ma non così il Liberatore, che sebbene il Laugier andasse dicendo adesso, adesso, e facesse mostra di gettar l’àncora (3), pel fatto sempre più avanzava (4). Fosse mala direzione o la violenza dell’ acqua che lo trascinasse, venne a dar dentro nei legni veneziani, e specialmente sulla galeotta del capitano Viscovich armata di Bocchesi. Allora (1) Costituto Domenico Lombardo 20 apr. 1797. Castel 8. Andrea ore quattro della notte. Delib. Sen. T. f. mil. N. 45. , .f ~1 Rapporto Pizzamano al Proveditore generale alle lagune~e a’ lidi 21 aprile. Raccolta, pag. 158. E suo costituto 22 pratile (10 giugno) innanzi alla Giunta incaricata del processo dopo già caduto il Governo. Democrazia O. S. 1 all’Archivio. (3) Diceva il Pizzamano nel suo Costituto, eh’ egli vedendo un momento ammainare le vele si era lusingato si fermasse, benché tosse anche quello un luogo dalle leggi inibito. Costituto Pizzamano. (4i Costituto Domenico lombardo, ferito nella mischia, e che mori all’ ospitale il 27 aprile. Ibid. Vol. X. 15