282 da alcuni che tutta la congiura non fosse stato altro che un piano infernale ordito principalmente dal Giuliani per disfarsi di molti-nobili, e impossessarsi dei loro beni. Che il Cercato maneggiasse infatti per l’Austria è assai probabile, quando si consideri lo stato delle cose in allora ; essere stata tutta la congiura una scellerata invenzione, mancante di verisimiglianza. Fatto è, che tutti furono liberati, tranne il Cercato il quale rimase prigione fino allo scioglimento del governo. Il Balland stesso fu dal Bonaparte richiamato, e venne a sostituirlo il generale Serrurier, con altra grossa divisione di circa dieci mila uomini, a’ quali fu uopo procurare gli alloggi, non risparmiando nè i locali de’ mercatanti a s. Giorgio, che furono fatti sgomberare, nè le case private ; e fu forza provvedere non solo al bisogno, ma alle comodità, con palazzi e gondole. Gli animi maggiormente s’inasprivano ; mandava il Bonaparte una lista di patriz i e ragguardevoli cittadini, che voleva concorressero a formare un corpo d’affari (1); il giogo francese si aggravava ogni di più. Il comune pericolo e la comune sciagura facevano finalmente piegare le città della Terraferma ad acconsentire al progetto d’ un congresso a Venezia, per deliberare sulle comuni sorti. Aprivasi quello sotto la presidenza del generale Bertholet, e convenendo della necessità dell’ unione colla Cisalpina (2) mandando il Dandolo e il Benvenuti per per impetrarne 1’ approvazione dal Bonaparte a Passeria-no, ove trovavasi con lui il Battagia. Troppo tardi : la sorte del Veneto era già decisa, e le conseguenze del cou- ^ eudem. Lettere generali francesi, all’Archivio (2) Storia dell’ anno 1798.