CAPITOLO QUARTO. Il Senato richiama in vigore il decreto che vieta ai legni esteri armati di entrare nel porto di Venezia. — Laugier, comandante il legno francese il I,ibi:ratol'C d’ Italici, si avvicina al Indo. -Domenico Pizzamano, comandante del Lido, gli ia intimare di non proceder oltre, ma invano. — Combattimento tra Veneziani e Francesi, e morte del Laugier. — Bonaparte ne trae argomento per attaccar briga con la Repubblica. — Dispaccio di Alvise Mocenigo al Senato sulle tratt ali ve di pace tra Francia e 1’ imperatore. — Patti della pace di Leoben. — Provvedimenti del Senato per difendersi dai Francesi. — I Francesi suscitano la rivoluzione nella terraferma. — Insolenti parole del Bonaparte alla deputazione veneta inviatagli a Gratz. — Ultimi atti del Senato. — Conferenze straordinarie col doge, e discorsi da lui tenutivi. — Damò al Condulmer perchè impedisca ai Francesi il proseguimento dei lavori dalla parte del mare. — Altra deputazione al Bonaparte gli significa le deliberazioni del Maggior Consiglio. — Manifesto di guerra del Bonaparte. — Nobiltà e fortezza d’ animo di Angelo Giustinian, proveditore straordinario in Treviso. — Il procuratore Pesaro ripara in Vienna. — Consigli del Grimani, ambasciatore in Vienna, alla morente Repubblica. — Società segrete macchinano la rovina dello Stato. — Arresto degli Inquisitori di Stato. — Scarceramento dei pochi detenuti politici. — Il Condulmer è incaricato degli estremi provvedimenti per proteggere la città dai Francesi. — Scoppia la rivoluzione in Venezia. — Intromissioni di Andrea Spada e di Tommaso Zorzi a favor dei Francesi. — Proposte del generale Villetard pel nuovo ordinamento della città. — Ultima adunanza del Maggior Consiglio, nella quale si abdica il potere e si nomina un governo provvisorio rappresentativo. — Provvedimenti per la quiete della città. — Proclami pel nuovo reggimento. — Riflessioni. Venezia era insidiata per terra non meno che per mare. Antichissimo decreto della Repubblica vietava l’ingresso nel porto ad ogni naviglio armato, e poiché legni francesi faceansi vedere da lungo tempo nel golfo, dando la caccia agli austriaci, e recando di sovente molestia eziandio ai veneti, era stato rinnovato il Decreto (1) ; se n’ era data (1) Fino dall’ 8 luglio 1796, ed ultimamente ancora il 17 aprile 1797. Pregadi nel Consiglio dei X.