248 spararono le artiglierie, fu ordinato dall’ arcivescovo un solenne ufficio divino in rendimento di grazie, pubblicava il generale austriaco il seguente proclama : « S. M. I. R. A., non potendo dispensarsi di prendere le più efficaci misure^ per assicurare la tranquillità dei di lei sudditi in mezzo della sovvertiva rivoluzione, a cui si trova presentemente in preda la maggior parte delle convicine provincie venete, e desiderando per questo fine di preservare la Dalmazia dalle luttuose conseguenze dell’ intero sovvertimento, che fece altrove sì rapidi progressi, ordinò perciò la predetta Maestà Sua, che marciasse porzione delle sue truppe in questa provincia, sia per mantenerci il buon ordine, che per preservare gli antichi incontrastabili di lei diritti. Gli abitanti della Dalmazia che, per l’ingresso delle truppe I. R., saranno assicurati della tranquillità interna, sapranno al caso aver in estimazione le benefiche mire di S. M., e corrispondere ad esse con una docile e riconoscente condotta, per il cui merito tutti otterranno dal canto delle suddette truppe la protezione più efficace e singolare nell’ intero godimento di tutt’ 1 loro averi, diritti e privilegi. Noi pertanto speriamo che non vi sarà alcuno, sì poco istruito nei proprii doveri, e sì poco illuminato sui veri suoi interessi, per volere con una condotta opposta a questi principii esporsi alle pene cui andrebbe sul fatto incontro, ed irremissibilmente qualunque venisse meno ed in qualsiasi modo alla subordinazione dovuta ; e noi invitiamo in nome di S. M., nel pivi stringente modo, tutti li vescovi, curati, sacerdoti secolari e regolari, ed in generale tutti coloro che esercitano pubblici impieghi civili ed ecclesiastici, ad usare la maggior vigilanza onde niuno de’ loro soggetti presti o-recchia alle insidiose insinuazioni dei mal intenzionati che non hanno altro oggetto fuorché la devastazione del-