‘213 insieme ohi provvisionalmente rappresenta il popolo sovrano e i rappresentanti della Veneta Chiesa, Il fine di una unione sì sacra e sì solenne è consolidare i venerandi rappresentanti della podestà civile e del Sacerdozio, onde tutta deriva la pubblica tranquillità. Dee il Sacerdozio obbedienza alle leggi di chi rappresenta la nazione; devono i rappresentanti della nazione, favore e tutela al Sacerdozio, e al prezioso e divino deposito ad esso affidato, cioè la nostra santissima cattolica religione. Di questo favore e tutela, in voce, e col lettovi manifesto ci hanno in nome vostro, popolo sovrano, assicurati li cittadini rappresentanti la nostra nazione ; siccome pure che resteranno sempre nel loro antico vigore i riti augusti, la sacra disciplina e le venerande funzioni della cattolica religione : così noi riposiamo tranquillamente sopra queste pubbliche solenni promesse ; su la immobile base delle quali appoggiati, uniti a’ nostri cooperatori nel sacro ministero, con tutta tranquillità e sicurezza di coscienza promettiamo e giuriamo sacra, pronta e piena ubbidienza alle civili leggi della pubblica podestà. « Noi siamo pastori delle anime, o cittadini. Come pastori, che siamo nella Chiesa di Dio, ciascheduno che è nel-1’ ovile di Cristo deve a noi ubbidienza in ciò che riguarda regola di fede, di costumi e di ecclesiastica disciplina. Come cittadini, noi stessi dobbiamo ubbidienza alle giuste leggi della società in cui viviamo. « Popolo fedele, ascoltate la voce del vostro amatissimo Pastore, o piuttosto tenerissimo padre. Noi, che siamo pronti a spargere il sangue per la santità e integrità della religione che professiamo, riconosciamo un dovere della religione stessa prestare ubbidienza ai legittimi provisori i rappresentanti della pubblica popolare autorità. La stessa ubbidienza voi pure serbate costantemente, e il