CAPITOLO PRIMO. Crescono le sciagure della Repubblica. — Primi segni di agitazioni interne. — Stacchi nazioni contro Brescia. — Invio di persone a Milano per iscoprirne le fila. — Scoperte. — Considerazioni sulla parte che vi avea il generale francese Landrieux. — Primi sommovimenti in Bergamo. — Deputazione degli abitanti al podestà Ottolini. — Maneggi francesi. — Scoppia la rivoluzione. — Bando rivoluzionario al popolo. — Sbigottimento a Venezia, ove il governo se ne richiama a Lallement. — Invio del proc. Pesaro e del Corner a Bonaparte. — Inchiesta giudiziaria degl' Inquisitori relativamente alla condotta dell’ Otto!ini. — Gl’ Inquisitori informano il Senato sullo stato degli animi nelle provincie. — Primi sintomi di rivoluzione in Brescia. — Provvedimenti in Venezia. — Brescia rivoluzionata. — Nuovi ordini del Senato a Pesaro e Corner. — Vive discussioni in Senato. — Attestati di fedeltà dati dalle provincie. — Daniele Dolfin propone 1’ alleanza francese e l’ammissione dei nobili di Terraferma nel Maggior Consiglio. — Rifiutate ambedue le proposizioni si continua nella politica irresoluta di circospezione. Dalle narrate vittorie delle armi francesi derivavano massima confusione nel paese, aumento di tolte, da per tutto disperazione negli abitanti, e principalmente nei villici. Tuttavia, tante sofferenze della Repubblica finora erano venute soltanto dalla soldatesca prepotenza di eserciti stranieri che aveano trasportato la guerra nel suo territorio, e poteva tuttavia lusingarsi che quel turbine devastatore sarebbe alfine passato, e che tornate le cose ad un sistema di pace e di calma, avrebbero avuto termine altresì i suoi dolori. Ma per portare al colmo i mali, per farla totalmente disperare della sua salute anche nell’ avvenire, s’ aggiunsero ora le rivolte de’ proprii sudditi, il distacco di alcune provincie dall’antico governo, nè valeva tutta la vigilanza degl’ inquisitori ad impedire ché lo spirito rivoluzionario dalia vicina Repubblica Cispadana non si diffondesse