92 na del grand’evento, e della canzone: La nota dei numeri del loto. Avrei ora a parlare d’un’ altra maniera di spettacolo, clie a questi giorni solo si compie e tanto è più gradito che uno se vuole può ad ogni ora goderlo; dico del santo pellegrinaggio e delle riverenze dei Magi su peri’orologio di s. Marco, pei quali io insieme con tutti i putti e le genti foresi della città abbiamo un affetto tutto particolare (come si puc» vedere nel voi. I di questa raccolta a pag. 161 e seg.). Avrei pure a dire delle occupazioni diverse del dopo pranzo: la caccia delle rondini, per esempio, dal cnmpa-nil di s.Marco; le gite dei sollazzieri sulle acque; i professori della Riva e quello in ¡specie, che ispirato dall’argomento e gittato a terra il cappello ad uso di salvadanaio, commette al vento della sera i radi capelli e una dissertazione di storia. Di tutto questo avrei ancora a parlare ; se non che dopo una certa misura è anche bene finire; bastami solo l’avere a un dipressomo-strato, che come da per tutto qui pure si danno sagge persone che sanno accortamente usare e distribuire il lor tempo, e ch’altro è vivere, ed altro incatenarsi a un tavolino e far fuggire i dì come le ore, e le ore come i momenti, a non veder che carta ed inchiostro, e poi lagnarsi della brevità e uniformità della vita!