80 ad agire d’ accordo con questi i Francesi. Contro siffatta istruzione si oppose Marcantonio Michiel dichiarandola inefficace, Gabriele Marcello chiamandola oscura, aggiungendo che meglio sarebbe tentare un’ alleanza coi Francesi ; Giacomo Giustinian tro vacala debole; Angelo Diedo inetta, opinando, che non doveasi rinunziare al pensiero di riacquistar Brescia, e che era opportuno mandare seimila uomini a reprimere i rivoltosi ; Marco Zen infine tacciavaia per lo meno di freddezza. Cedendo a tanta opposizione fu proposto allora aggiungere la ingiunzione di un’ assoluta difesa. Ma neppur questa emenda piacque, dicendo il Michiel esser tuttavia illusoria fino a che non si fosse chiaramente espresso la difesa anche contro i Francesi. Gli fu risposto, che le parole assoluta difesa, non escludevano nessuno che fosse venuto ad assalire, mentre invece nominando i Francesi che non s’erano per anco dichiarati nemici, poteasi dar loro un appicco a diventar tali definitivamente. La prima proposizione trionfò (1), e fu scritta ducale in data 20 marzo ai rappresentanti nelle provinole (2), eccitandoli a chiamare a sè i capi dei diversi corpi delle città e dei territorii, e significar loro che nelle presenti dolentissime circostanze non dubitava il Senato di ricever le più luminose testimonianze di quell’inviolabile attaccamento che li avea sempre distinti ; dipendere la salvezza delle loro vite e sostanze e di quelle dei loro concittadini dal mantenimento dei buon ordine, dalla più accurata vigilanza affine di resistere a qualunque macchi-nazione o sorpresa per parte dei mali intenzionati, concorrendo con tutti quei mezzi che più valessero ad allonta- (1) Filza 2986, Cicogna pezzo N. 69. Í2) Delib. Sen. T. F. N. 43 e Raccolta, pag. 32.