118 Pesaro avea ricordato le leggi della Repubblica che ciò vietavano ? (1). Tutt’i costituti invece sull’avvenimento raccolti tanto sotto il governo della Repubblica aristocratica, quanto sotto la Democrazia, le informazioni del Senato a’ suoi ambasciatori, al proveditor generale da Mar, ai due deputati presso al generai Bonaparte, tutta la condotta precedente diretta a mantenere il buon accordo coi Francesi, insieme colla narrazione fatta dal pilota Lombardo vicino a morte, concorrono ad attestare che il Pizzamano non avea fatto altro che tenersi scrupolosamente alle leggi e alle sue istruzioni d’impedire a qualunque costo l’ingresso a navi armate nel porto, istruzioni notorie, palesi, e nelle quali, come si venne dal successivo processo a riconoscere pienamente, non aveano parte alcuna gl’ Inquisitori di Stato, sui quali Bonaparte volle far ricadere tutta la colpa del fatto (2). Imperciocché occorrevagli pure un appicco per attaccare briga colla Repubblica veneta, dopo che le pratiche di pace coll’imperatore aveano condotto al famoso trattato di Leoben, segnato in questo castello vicino a Gratz il 18 aprile. E già il 19 scriveva Alvise Moceni-go (3) luogotenente d’Udine: «La pace è indubitabile, io (1) Delib. Sen. T. F. 17 apr. Nelle delib. Sen. T. F. mil. leggesi inoltre un costituto 18 aprile di Pietro Meschini padrone del Pielego Angelo Raffaele, partito da Ancona il 14 con polvere e palle per l’ambasciatore francese a Venezia. Erano palle da cannone da ... 36 — 1800 id..........14 — 600 » caratelli di polvere......64 Cosi Venezia era insidiata da tutte le parti .... Tutto concorre a confermare una mala intenzione nei Francesi. (2) Processo Inquisitori di Stato. Democrazia 0. S. (3) Del. Sen. mil. T. F. N. 47.