23 nuovi saggi di consumata prudenza da lui dati ed esorta-valo a dirigersi costantemente tanto nelle comunicazioni coi generali francesi, quanto nelle interne previdenze in coerenza alle massime e ai principi i della professata neutralità ; in questa perseverasse, valendosi pure liberamente di tutti quei mezzi che in così estrema urgenza e tanto pericolo riputasse valevoli alla preservazione dei governativi riguardi ; dimostrava inoltre il Senato quanto gli fossero bene accette le ampie manifestazioni di fedeltà date dai deputati di Clusone, di Romano e di Martinengo (1) e dalla città di Crema ; incaricava i varii rappresentanti di attestar loro la sovrana gratitudine e di confortarli a non partirsi da sì nobili e leali sentimenti, assistendoli d’ ogni modo possibile e di una qualche quantità di biade e di quel militare presidio che si rendesse indispensabile per la tranquiliità della popolazione (2). E volgendo il pensiero all’ interno (3) raccomandava nuovamente al Proveditore delle lagune e de’ lidi la vigile custodia de’ passi e del litorale ; ordinava pattuglie che girassero la città anche di giorno, chiamava l’almirante d’Istria ad avvicinarsi alla capitale, animava i lavori nell’arsenale, si mandavano sei compagnie d’oltramarini ed una d’Italiani a Padova richieste da quel capitano e vice-podestà Francesco Labia (4), con ordine d’inoltrarne una parte a Vicenza a quiete e conforto di quei sudditi affine di respingere la seduzione e la vio- (1) Delib. Sen. T. F. N. 42, 18 marzo. (2) Son queste le assistenze forse di cui poi Bonaparte fece tanto strepito, interpretandole a modo suo e come dirette ad incoraggiare la sollevazione contro i Francesi. (8) Deliber. Senato T. F. mil. N. 43, 20 marzo. (4) Scriveva questo rappresentante il 20 marzo (Delib. Senato militar N.43). «Io costituito al Governo servo al dovere delle leggi e a quello del buon cittadino, tentando ogni strada per mantener gli animi attaccati al governo e per scoprire tutto ciò che di sinistro ne derivasse. Sacrificherò per la mia patria le sostanze e la vita, ma non