379 v. Proposte di Piertommaso Zorzi e Giannandrea Spada, di mutamenti nelle forme aristocratiche della Repubblica di Venezia. (a pag. 171). Villetard (parla Tommaso Piero Zorzi) dissemi, eh’ essendosi riferito al generai Buonaparte sulle circostanze presenti, perchè decidesse plenipotenziariamente sopra ogni cosa riguardante questo Governo, non può avocare a se stesso la decisione di quest’ affare ; ed altro fare non può per garantire il Governo stesso dai mali, che gli possono repentinamente succedere per la prolungazione del blocco, per l’insurrezione degli Schiavoni ed altro a lui noto, che suggerire a voce con il mezzo delli mediatori Gio. Andrea Spada, e Tommaso Piero Zorzi, d’incontrare le intenzioni del Bonaparte prontamente, e pacificamente cambiando entro d’ oggi le forme aristocratiche del Governo. Se il Governo chiederà in iscritto lumi a Villetard, il Villetard sarà pronto a compiacere parimenti in iscritto il Governo d’ una sua risposta, prendendo il motivo del ritardo de’ suoi deputati, e non sapendo quando ritorneranno. Condizioni contemplate dal Villetard e rilevate dallo Spada e Zorzi da farsi ìllico. ' Arresto d’Entragues con tutta cautela per aver le sue carte, e pei sia rilasciata la persona. Le carte suddette saranno depositate presso il ministro di Francia, e poi saranno portate al direttorio esecutivo del nuovo ministro Veneto da spedirsi a Parigi. Siano posti in libertà quest’ oggi altri tre, che sono sotto i piombi, ed altri detenuti nell’ altre prigioni per qualunque delitto politico, suffragandoli di denaro. Siano lasciate aperte alla vista del popolo le prigioni dette dei piombi, e pozzi. A tutti gli altri detenuti per qualunque altra natura di de-