264 mi fratelli, volonterosamente poi anche accorsi sin dai primi momenti a partecipare del comun bene ; nè le nazioni, con le quali tiene comune la causa della libertà, potranno tranquillamente vedere impedita una popolazione di riprendere quei diritti che, restituitigli dal Governo cui apparteneva, la natura e le leggi sociali imper-scrittibilmente gli accordano, e spettatrici oziose attendere, che, tolti i mezzi della sussistenza al Veneto Arsenale e della sua Marina, sia trasfusa ad una formidabile potenza la principal forza d’Italia, la tutela della sua navigazione, del commercio, dei mari del Levante. Dovute queste dichiarazioni in faccia all’ Europa, il Governo Provvisorio di Venezia, mentre ampiamente protesta contro la occupazione fatta dalle truppe austriache dei luoghi dell’ Istria e della Dalmazia, e contro quegli atti tutti, che per parte dei comandanti le truppe stesse si fossero tentati, o venir lo potessero in offesa degl’ interessi e dei sacri diritti della Veneta nazione, non può a meno di coltivare una piena fiducia che 1’ equità dell’ imperiai Maestà Sua, verso la qual non si è mai dipartita dall’ esercitar quel maggior riguardo che le professa, assicurata com’ è dalle leali Venete intenzioni, vorrà metter un giusto limite al zelo de’ suoi generali, e facendo rientrare le sue truppe nelle proprie Provincie, dar anche nel caso di cui si tratta, una prova luminosa della sua rettitudine, e far conoscere che, guidate le sue direzioni dalla giustizia, ella non sa mancare a se stessa, nè a quella buona armonia che la Veneta nazione vivamente desidera sia durabile e costante. 13 Messidor (primo luglio 1797. V. S.). Anno primo della Libertà Italiana ». La gravità del caso teneva in viva agitazione gli a-nimi : e agl’ imbarazzi interni della Municipalità sempre