854 sona, alla quale disse il ministro di prestar poca fede, che non conosceva, nè comunicava con Rivoluzionarii, che quanto alle persone uscite per opinioni politiche dalle prigioni, erano sotto la protezione speziale della Francia, e che se fosse loro caduto un capello dalla testa, risponderebbe quella del Morosini. Detto Spada prima di verificare la commissione dello stesso'N. H. Morosini fece nota ogni cosa a me Francesco Battaja, che lo eccitai ad eseguirla ; e portatosi però alla casa del ministro di Francia, vi ritrovò Tommaso Pietro Zorzi. Accolse il ministro le significazioni suddette, e mentre si mostrò pronto a concorrere con li suoi lumi a tutto ciò, che fosse desiderato per bene della cosa, non potè però nè lo Spada, nè il Zorzi ritraer parola, che li tranquillizzassero sulle possibili esplosioni di quelli, che possono volere a qualunque costo la rivoluzione, cosicché si è creduto in dovere il Zorzi, non potendolo per la sua salute il Spada, di portarsi nella notte delli otto corrente tanto dal Serenissimo Principe, che dal N. H. Morosini, ed in seguito ritornato dal Serenissimo stesso, ne ritrovò me Pietro Donado ; gli fu raffermata la commissione avuta in precedenza di procurarsi in iscritto i pensamenti del segretario di Francia. Il Zorzi ritornò in unione col Spada dal segretario medesimo, che rifiutandosi, per quanto dissero, dallo scrivere, si espresse in voce, eh’ essendosi deferito al generai Bonaparte sulle circostanze presenti, perchè decidesse plenipotenziariamente sopra ogni cosa riguardante questo governo, non poteva egli avocare a se stesso la decisione di quest’ affare, nè altro gli restava, che invitare il governo per garantirsi dalli mali, che repentinamente gli possono succedere, e da quelli del blocco, ed insurrezione degli Schiavoni, d’incontrar le intenzioni di Bonaparte prontamente, e pacificamente cambiando le forme aristocratiche del governo : che se il governo chiederà in iscritto lumi al segretario, sarà pronto a compiacerlo con sua risposta. Il Spada, e il Zorzi insistettero per rilevare quali lumi sarebbero comunicati, e quali condizioni potessero soddisfare il generai Bonaparte, onde dar sempre più fondata forma alle deliberazioni di V. Serenità, e di VV. EE. Rilevarono essi in forma di privato dialogo molte indicazioni, cioè il licenziamento di alcuni altri prigioni, la partenza degli Schiavoni, l’organizzazione d’una guardia civica la dipendenza d’ un comitato provvisorio da eseguirsi sul momento, l’istituzione d’ una municipalità provvisoria, 1’ erezione dell’ albero della libertà, 1’ introduzione di 4 mila francesi in Venezia, 1’ invito