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cresceva (1), 1’ armamento face vasi sempre più generale, i Francesi se ne spaventavano.
    E già fino dal 6 germinale (26 marzo) il generale Mon-teau, che comandava in Legnago, erasi fatto intendere che non avrebbe permesso alcun assembramento in quei dintorni, giungendo fino a vietare il passo alle stesse truppe venete per quella fortezza (2). Balland comandante di Verona mostrava volersi impadronire di tutt’ i fucili dei villici (3), e il Battagia facevagli vedere la necessità della difesa, per la quale quei fucili erano necessarii (4). Non cessava il governo di raccomandar la moderazione (5) e la scrupolosa osservanza della neutralità (6) ; ma era impossibile preve-
    (1)	25 marzo Verona. Alvise Mocenigo Luogotenente d’Udine tra gli altri scriveva: « Raccolti in iorma solenne i rispettivi deputati cercai col presidio delle sapienti pubbliche istruzioni di tener loro quel discorso che il mio cuor cittadino vivamente sentiva, e che mi parve il più adatto alle circostanze presenti. Non posso abbastanza descrivere a Vostra Serenità e a VV. EE. 1’ accoglienza che vedeva co’ miei propi'i occhi farsi alle mie parole, e la sensazione di filial gratitudine, fiducia, divozione e pienissimo amore che si manifestava nell’animo di tutti al grado che al finir delle mie voci un trasporto di applausi jni convinse sempre più dell’ imperturbabile sentimento di questi egregi cittadini. » Delib. Sen. Mil. Terraferma. Seguono le dichiarazioni altresì di Sacile, Portogruaro, Conegliano, e perfino di piccoli luoghi.
    (2)	Lett. Rappresentanti Verona.
     (3)	Ibid. 29 marzo.
     (4)	Ibid.
    (6) Anche al rappresentante di Salò scriveva il Senato il 22 marzo : « Profitti pure dei sentimenti leali delle popolazioni, ma insieme si applichi a mantenere 1’ ordine, e nel ripulsare gli attentati badi ai mezzi possibili di non mettere a sagrifizio la popolazione, e sempre che non vi riconosca cooperazione francese. » Delib. Senato militar. In nessun luogo la menoma traccia di disegni contro i Francesi, anzi raccomandavasi il 20 marzo ai rappresentanti nell 3 varie Provincie di chiamare i capi di tutt’i corpi della città esortandoli a mostrare il loro attaccamento, ma che la sicurezza delle loro vite e delle loro sostanze dipendeva dal mantenimento del buon ordine. A ciò si valessero anche del clero. Consiglio X, Secreta.
    (6) Proclami Battagia e Contarmi 24 marzo, 28 detto, 1. aprile ccc. Lettere rappresentanti Verona.