68 tano opprimerla. Queste non saranno mai per essere pregiudiziali all’ armata francese che si è sempre rispettata con una perfetta neutralità, e che per ordine sovrano si continuerà a rispettare in ogni incontro. La ricerca del disarmo di tutto il popolo non è nè esig\iibile come si ricerca, nè di mia autorità il poterlo ordinare. Io sono spedito dal mio sovrano a dirigere questo popolo armato contro i ribelli facinorosi, e senza l’autorità del medesimo sarebbe per me un delitto il farlo disarmare, massime che vengo dalla mia sovrana Repubblica assicurato che il Direttorio esecutivo di Parigi, il residente francese a Venezia ed anche il generalissimo in capite Bonaparte hanno assicurato e dichiarato di non ingerirsi in conto alcuno colle direzioni dei sudditi veneti, e che perciò non se ne prenderà parte alcuna dall’ armata francese. Si spera che con tali lumi voglia abbandonare le proteste e pretese, in caso diverso io non posso che offrirmi di spedire all’ eccellentissimo Proveditor estraordinario in Verona, da cui 10 devo dipendere, per regolarmi secondo le di lui commissioni (1) ». Questa dignitosa protesta lungi dal conseguire alcun effetto, il comandante francese andava intimando esser passata mezz’ora, e che un solo quarto d’ora rimaneva. 11 tenente Spiridione Zapoga fu mandato ad occupare intanto un’ eminenza fra s. Caterina e la città (2), tagliando così la comunicazione dei Francesi con questa ; ma i villici impauriti ai tiri che già cominciavano dalla flottiglia, si sbandarono, ed egli ritornato a Salò, la trovò quasi affatto abbandonata dagli abitanti, eccetto alcuni pochi che armati di fucile stavano collocati in qualche angolo, taciturni ed in (1) Lettere Rappres. da Verona 10 aprile, all’ Archivio. (2) Raccolta II, Lett. Rappres. Verona.