337 timo Governatore, non arrivano inconvenienti a differenza che altrove. Gli risposimo, che nessuna polizia può aver metodi atti ad imbrigliare le azioni di milioni di sudditi, meno poi per dominar le opinioni, eh’ egli dice, dover esser libere, e sorgono nell’ idiota sopra tutto dal senso del guasto delle campagne, de’ mobili, de’ prodotti, delle case : ed esso per questo non ama i francesi, perchè la sua guerra ne è causa. Qui proruppe, in fatti quando non sien puniti tutti i rei d’ offese francesi, non sia cacciato il ministro inglese, non sian disarmati i popoli, liberati tutti i prigioni, non si decida Venezia, tra la Francia e 1’ Inghilterra, v’ intimo la guerra. Ho fatta per questo la pace coll’imperatore, poteva andar a Vienna, vi ho rinunziato per questo, ho ottantamila uomini, e venti barche cannoniere, io non voglio più Inquisizione, non voglio Senato, sarò un Attila per lo Stato veneto. Sinché avevo il principe Carlo a petto, ho offerto al Pesaro a Gorizia l’alleanza della Francia, e la sua mediazione pel ritorno delle città. Ricusolla ; perchè piaceva aver un pretesto per tener in arme le popolazioni per tagliarmi la ritirata, quando avessi dovuto incontrarla. Ora se le cercate, le ricuso ; non voglio alleanze con Voi, non voglio progetti, voglio dar io la legge. Non v’ è tempo più d’ingannarmi per guadagnar tempo, come tentate con questa missione. So molto bene, che come il vostro governo dovette abbandonar il suo Stato per non poterlo armare, e impedir l’ingresso alle truppe belligeranti, cosi non ha forza per disa! mar le popolazioni, ma verrò io a disarmarle loro malgrado. I nobili delle provincie tenuti per schiavi, devono aver parte, come gli altri, al Governo : ma già questo è vecchio, deve cessare. Pare impossibile, come siffatto, convien dire, premeditato sfogo, sia stato proferito tranquillamente, e che non ci siamo atterriti ! Ripigliassimo, che non potevamo mai credere, che Egli volesse ri-vogliere a sovvertimento d’un Governo l’armi sue gloriose della preservazione del proprio : che il diritto d’ ogni paese è pari, benché le forze sieno impari anche estremamente ; eh’ Egli, e il suo Governo proteggevano i diritti contro la forza: sarebbe contraddittorio, se usasse di questa forza per opprimerli. Se la Repubblica lasciò inferme il suo Stato, non può mai la sua ospitalità, e la sua buona fede ritornarsele ad accusa : che un principe quando non voglia far guerra ad un altro, non può mancar di mezzi meno incomodi, che Vol. X. 43