67 sione; già Desenzano essere di loro ingombro ; gli abitanti, stanchi di soffrire il loro giogo, chiedere di essere posti in libertà; una truppa di trecento dopo aver vagato per le valli, aver preso alloggio in Salò contro tutte Je rimostranze loro fatte per evitare una collisione colle milizie urbane; invano ; entrati dopo aver minacciato fino colle armi, aver posto le guardie alle porte, però contenersi finora con moderazione. Ma la domenica 9 aprile (1) apparve improvvisamente sull’ ora di mezzo-giorno una feluca francese armata nel porto di Salò (2) ; si recò tosto un ufficiale a parlamentare e informarsi della ragione di sua venuta. Rispose il comandante francese Colomb ricercando che gli fossero consegnate le barche che si trovavano nel porto con attrezzi e uomini, e fu uopo consentire ; il domani fu dai Francesi catturato un legno veneziano diretto per Salò, carico di munizioni di guerra, e poi giunse in porto la flottiglia francese di quattro barche cannoniere e due feluche sotto il comandante Colomb. Contemporaneamente il battaglione francese eh' era in Salò si mise in marcia, e andò ad occupare il posto di s. Caterina su di una vicina eminenza, che fu munito e presidiato. Recatosi poi il comandante al Proveditore gl’ intimò fosse entro un’ ora disarmato tutto il paese, altrimenti sarebbe dalla flottiglia francese cannoneggiato, prescrivendo il modo del disarmo, il luogo ove le armi avrebbero ad essere depositate coi rispettivi segnali delle persone cui appartenessero. Rispondeva Cicogna : « Le armi prese da questa popolazione con 1’ autorità del suo sovrano sono a pura difesa di certi facinorosi che ten- (1) Rac>: II, pag. 102. (2) Di tutto quanto segue il Darù si sbriga colle sole parole : 1’ armatetta francese, stanziata sul lago di Garda, cannoneggiava i villaggi che le armi rendere non voleano.