64 per occorrere (1). I provedimenti per la capitale ebbero appunto allora, nel massimo bisogno, a ricevere grave pregiudizio per la morte del benemerito cav. Giacomo Nani Pro veditore straordinario alle lagune ed ai lidi. Fino dal 2 aprile Tommaso Condulmer suo luogotenente annunziavano al Senato la grave malattia, rappresentando in pari tempo la necessità di una pronta sostituzione (2). L’indomani accadde pur troppo la preveduta disgrazia, e il Nani moriva in età di 77 anni di una febbre perniciosa nel sesto giorno di malattia e fu sepolto ai santi Gervasio e Prota-sio (3). Fu nominato al suo posto Giovanni Zusto, uomo di patrio zelo e d’irreprensibile politica condotta, rimanendo però al Condulmer la soprantendenza e la disposizione delle forze delle lagune (4). Ad accompagnare di liete speranze le nuove disposizioni, successe la liberazione di Salò, cui seguirono altri trionfi delle genti armate della Repubblica sui temerarii ribelli, che tendevano a portare sempre più oltre la rivoluzione. I Salodiani, cacciati il 27 marzo i ribelli, aveano rialzata la bandiera di S. Marco, alla qual notizia erasi affrettato il Battagia, allora tuttavia Proveditore, di scrivere una lettera di lode, d’incoraggiamento, di offerte di sussidii, mentre dall’ altro canto i liberali promulgavano un furioso proclama lagnandosi dell’ ingratitudine de’ Salodiani, che dopo liberati il 25 dalla schiavitù e dalla tiran- (1) Decreto Pregadi 1.° aprile 1797 e Oons. X, Parti segrete 22 marzo. (2) Chiudeva il rapporto : « La mia vita è a disposizione de’ miei condittadini, nè 1’ amor proprio o alcun’ altra passione può in me dominare allorché si tratta della loro libertà e sicurezza, e della preservazione della Repubblica. » Parole che unitamente alla sua conosciuta ambizione valsero anzi a far spargere voci molto aggravanti a suo carico. Delib. Sen. mil. T. F (3) Ibid. (4) 6 Aprile Del. Sen. mil. F. T.